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Città di Desenzano del Garda

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Città di Desenzano del Garda

Desenzano, sentirsi subito a casa

  Al confine fra due regioni e tre province, sospesa sull’acqua ma legata saldamente alla terra, Desenzano unisce i servizi di una città e il calore di un paese. È una vetrina di modernità e conserva gelosamente i tratti della tradizione; è luogo prediletto di shopping e divertimento e sede di compagnie dialettali e associazioni folcloristiche. Forse per questo il visitatore si sente subito a casa propria, mentre chi ci vive, per l’aria del lago o per i secoli di alterne dominazioni, transiti e commerci, ha assunto qualcosa del viaggiatore di passaggio. Se la vocazione turistica è fuori discussione, Desenzano non è una città “turistica” in senso stretto, perché non contrappone chi la conosce per poche ore o pochi giorni a chi l’ha scelta per viverci stabilmente. La capitale del Garda Ci sono molte buone ragioni per cui Desenzano è considerata la “capitale del Garda”. Punto di partenza ideale per visitare città d’arte come Verona, Mantova e Brescia, offre un patrimonio artistico, storico e archeologico che affonda le radici in epoca romana e che si è sviluppato sotto il dominio della Serenissima. Il cuore della città sorge attorno a piazza Malvezzi e al porto vecchio, abbellito dai palazzi cinquecenteschi dell’architetto bresciano Giulio Todeschini. Da non perdere la zona archeologica e i pavimenti a mosaico di una grandiosa villa romana, il museo archeologico con l’aratro più antico del mondo, le memorie risorgimentali della torre di S. Martino della Battaglia. Opere notevoli si ammirano nelle cappelle del Duomo, che conserva capolavori di Andrea Celesti e “L’ultima cena” del Tiepolo. Vale una visita il Castello medioevale, dalle cui mura si gode una splendida vista sul lago di Garda. Negli ultimi decenni Desenzano si è affermata come la località gardesana con la maggiore offerta commerciale, alberghiera e di intrattenimento. La città mette a disposizione centri balneari, piscine coperte e scoperte, un centro di atletica, maneggi, campi da tennis e da calcio, e, negli immediati dintorni, campi da golf e un kartodromo di livello internazionale. IL MUSEO ARCHEOLOGICO: l’aratro più antico del mondo Il museo civico archeologico conserva un aratro pressoché completo risalente agli inizi dell’età del Bronzo (2000 a.C.) considerato il più antico reperto del genere al mondo. Raccoglie inoltre manufatti rinvenuti lungo le rive meridionali del Benaco dal Paleolitico all’età del Bronzo. Dal 2011 l’area del Lavagnone è stata inclusa nella lista dei siti palafitticoli dell’arco alpino protetti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. La sede del Museo è presso l’ex convento carmelitano di S. Maria de Senioribus. Nel bel chiostro cinquecentesco è conservato il sarcofago di Atilia Urbica (II-III sec. d.C.). IL CASTELLO, una terrazza sul lago Il castello che domina la città, sorto forse su un castrum romano a difesa delle invasioni barbariche, fu ricostruito in epoca comunale e rafforzato nel XV secolo, quando racchiudeva 120 case ed una chiesa. Dell’imponente costruzione restano le mura, percorse nel perimetro da quattro torri, ed il mastio d’ingresso con i resti di un ponte levatoio. Alla fine dell’800 fu trasformato in caserma, attiva fino al 1943. Il recente recupero delle mura permette la visita del camminamento di ronda e la salita al mastio d’ingresso, dal quale si gode uno splendido panorama sul lago di Garda. Negli ex alloggi degli ufficiali sono state ricavate sale per mostre e convegni. PIAZZA MALVEZZI e il Porto Vecchio Il centro storico ha origine nel ‘500 con gli interventi dell’architetto bresciano Giulio Todeschini. Al centro dei portici sorge il palazzo del Provveditore veneto, opera incompiuta del Todeschini, mentre nella piazza si leva il monumento alla patrona cittadina S. Angela Merici, eretto nel 1782. Sul lungolago si trova il monumento al generale desenzanese Achille Papa, opera di Giancarlo Maroni, l’architetto di D’Annunzio per il Vittoriale. Di fronte, sorge il monumento ai caduti di tutte le guerre, opera moderna di Arnaldo Pomodoro. In piazza Cappelletti è il monumento dedicato ai martiri della Resistenza. In piazza Matteotti spicca il monumento al reparto aeronautico di Alta velocità, proteso verso il lago. Il porticciolo (detto “Porto vecchio”), di cui si parla già nel 1274, fu ampliato all’epoca della Repubblica veneta a servizio del fiorente mercato di grani. PALAZZO TODESCHINI e la galleria civica Sull’antica darsena si affacciano le arcate di palazzo Todeschini, edificio progettato dall’architetto Giulio Todeschini come casa comunale. Appoggiata all’ultima colonna è la pietra “dei disoccupati”, ove salivano i banditori ma anche i condannati per fallimento. Rimasto sede del Comune fino alla seconda metà del XX secolo, il palazzo ospita a piano terra la galleria civica dedicata al pittore bresciano G.B. Bosio, sede espositiva permanente, e l’Infopoint turistico. Il piano superiore è una sede convegnistica gestita dall’Assessorato al Turismo, con tre sale intitolate ai venti del Garda. IL DUOMO e “l’ultima cena” del Tiepolo Il Duomo di Desenzano, dedicato a S. Maria Maddalena, fu costruito sui resti di un’antica pieve tra il 1586 al 1611 su progetto dell’architetto Giulio Todeschini. La facciata presenta elementi decorativi barocchi, mentre l’interno, a pianta basilicale a tre navate, è uno dei migliori esempi del tardo rinascimento in provincia di Brescia. All’interno spiccano le opere di Andrea Celesti, rappresentante di spicco della pittura veneta del ‘600, tra cui una grande “Resurrezione” e un ciclo pittorico dedicato a S. Maria Maddalena. Nella cappella del SS. Sacramento si può ammirare “L’ultima cena”, notevole opera di G.B. Tiepolo del 1738. LA VILLA ROMANA: alle origini di Desenzano La villa romana di Desenzano, venuta alla luce nel 1921, è la più importante testimonianza in Italia settentrionale delle grandi villae tardo antiche. Edificata alla fine del I secolo a.C., ha avuto più fasi fino alla prima metà del IV secolo d.C. La villa si affacciava sul lago con moli, attracchi e forse peschiere per l’allevamento ittico. Gli oltre 240 mq di mosaici policromi di pregevole fattura rappresentano scene con amorini vendemmianti o su bighe in corsa, menadi e satiri, animali selvatici, allegorie. E’ possibile che il proprietario fosse Flavius Magnus Decentius, fratello dell’imperatore Magnenzio, da cui il nome della città. VILLA BRUNATI e S. Biagio a Rivoltella Villa Brunati fu edificata alla fine del ‘500 come luogo di villeggiatura. Una targa e affreschi testimoniano che nel 1859, dopo la battaglia di Solferino e S. Martino, ospitò Vittorio Emanuele II e il suo Stato Maggiore. Attualmente è sede della biblioteca civica, mentre il parco a lago si affaccia su una popolare spiaggia. La chiesa dedicata a S. Biagio, risalente ai primi del ‘400, domina il porticciolo. Dell’antico castello resta solo la torre, mentre il centro urbano di Rivoltella, chiuso al traffico automobilistico, conserva i tratti dell’antico borgo. IL PARCO DEL RISORGIMENTO: la torre e l’ossario di San Martino Il complesso monumentale ricorda la battaglia qui combattuta il 24 giugno 1859 tra l’esercito Austriaco e quello Franco-Piemontese. All’ingresso della torre, alta 64 metri, il visitatore è accolto dalle statue dei protagonisti dell’unità d’Italia: Gli affreschi lungo la rampa ripercorrono gli episodi del Risorgimento e dalla terrazza si gode di un panorama a 360°. Il Museo espone armi, cimeli,documenti e oggetti d’uso dei soldati, mentre nella vicina cappella-ossario sono raccolte le ossa di migliaia di caduti. PRODOTTI TIPICI Ampia la scelta di vini: tra le colline di Desenzano, Lonato, Castiglione delle Stiviere e Solferino nascono i grandi DOC Lugana (bianco e spumante), Garda classico (bianco, rosso, groppello e chiaretto), San Martino della Battaglia e Valtenesi (rosso e chiaretto). Dal 1997 l’olio extravergine d’oliva del Garda si fregia della denominazione di origine protetta (DOP). La trota si alterna, a seconda dei periodi di pesca, col coregone, le anguille, le sardine, la frittura di aole o il luccio alla barcaiola. Altri piatti tipici sono il baccalà in umido, i luccetti e sardine alla gardesana e, tra i dessert, il “brodo di giuggiole”, il “chisol” ed il “pa dei morcc”. Informazioni utili – Useful information Informazioni turistiche Tourist information / Tourismusbüro Via Porto Vecchio, 34 – Tel. 030 3748726 Infopoint “InsideGarda” Piazza L. Einaudi – Tel. 030 9121563 Hotels Promotion Via Porto Vecchio, 34 – Tel. 030 999 13 51

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